Agenda dei poeti 2013

29 settembre 2013

SEDUTI SU UNA PANCHINA

Stamattina ho incontrato un fiore,
vestito con i colori della vita,
mi ha fatto un sorriso grande così.

E’ scappato da ridere anche a me,
tanto ero allegro dopo quell’incontro.
Era così strano camminare tra la gente,
io e lui, ridendo senza un perché.

Qualcuno era curioso,
ma i più non lo davano a vedere.

Ci siamo seduti su una panchina
e abbiamo cominciato a vivere.
Continuava a parlare,
non stava zitto un attimo.

Mi raccontava
di come si divertono a casa sua,
lì,
nell’aiuola dei giardini.

La gente passa
e loro giù a fare scherzi;
inebriare una signora 
con una ventata di profumo
tanto da  farla ballare per strada.

E quel bambino che,
appena mia sorella
è sbocciata accanto a me,
è corso dalla mamma gridando:
voglio anch’io un fratellino”.
Ma la più bella è stata la zia rosa.

Le è arrivata una palla in testa.

Con un colpo di reni ha fatto “puff”.

Subito dopo è arrivato un ragazzo
a raccoglierla.
Ha preso in mano la palla,
l’ha guardata,
ha guardato la zia;
è stato per un momento
in silenzio e poi ha detto:
”Grazie.

Siete strani voi uomini,
avete sempre voglia di giocare.

Come saremmo tristi senza di voi.”


Daniele Caretta - Verona