Agenda dei poeti 2013

22 giugno 2013

EVOLUZIONE

C'è un velo di umanità dettato da Gesù,
incorporato minato
a volte senza luce al mattino
da occhi chiusi
tutto intorno
al mio segreto mondo di .
Cadenzato dal suono del mondo.
E' una comicità che i poeti siano
in qualche modo negativi.
E un ombra mi segue affezionata..
e si dimena ma sa dire sì signore
ancora una volta Cristo non c'era.
calpestando ogni riposo,
ogni promessa è stata uccisa
dai cacciatoriarcangeli
porta rogne solo roba della mente...
Ogni coglione medio
vive e spende normalmente
le proprie giornate nel servilismo,
socialmente in prima linea,
le fondamenta di questo impero.
E' chiaro che i politici e diplomatici
ci parlano di emancipazione del lavoro,
la mort est la mort, a tutti gli effetti.
L'emancipazione della morte,
servilismo emancipato.
Sto aspettando il sole,
complicato,
compromesso da finestre d'acciaio
aperte sul mio cuore d'acciaio.
Mondo minuscolo
ho visto e deciso le tue glorie,
solcando i tuoi mari
con onesta compassione,
e ogni volta
giustamente rinato
sotto i tuoi fiumi purpurei.
E cosa sono qui,
un miserabile passeggero del tempo.
L'uomo è incline a non cambiare,
dedicando il successo non sempre puro
a formalità del tutto anti sociali,
ancorato per sempre
alla sopravvivenza.. perlopiù..
Morto dentro.
E in verità nessuno sopravvive.
Stenta forse, senza scelte occulte,
devo far sopravvivere
questo corpo con ogni sforzo?
Le pratiche di sopravvivenza
ti fanno morire allo stesso modo.
le giraffe non si allungavano,
la scuola mente
e i gatti lo sanno,
i serpenti si dimenano,
i vecchi hanno intravisto,
i sogni si ribelleranno
ma nel mondo c'è tanta luce.
Uomini,
affrettatevi,
la vostra vita è il vostro lavoro,
la vostra donna..
E' tutto morto,
vi lascio andare.
Voi pensate dell'alba sorrisi
che non esistono..
Lasciate che vi mostri
un altro modo,
costantemente vivi.


Francesco Calabrese - Figline Valdarno (FI)