Agenda dei poeti 2004

11 agosto 2004

NONNO SANTE

Non riesco a ricordarti
senza pause
dolcissime di lacrime,
smarrimenti dell'animo.
La tua vita immagino
epopea popolare
di rosso cuore friulano,
strappato alla sua terra
da nera miseria.

Vedo Torino,
i mattoni, la fabbrica
fino alla guerra fascista
assassina.
Poi la campagna
con gli Americani
e la vittoria, la liberazione.
Piume di gallo nel vento appenninico,
la mitraglietta al collo
e tutt'intorno le belle bandiere
dell'Italia rinata,
gli stracci rossi a salutare
il nostro Corpo
di eroici fanti straccioni.

Ci hai lasciato,
me adolescente
l'autunno ottansette.
Il ricordo più chiaro
l'ultima cena insieme
prima che si scoprisse il male,
quasi un commiato,
un addio.

Mi prendesti da parte
e mi mostrarti la mia eredità:
le tue croci di guerra
e l'attestato di combattente
per la libertà.

Rideva nei tuoi occhi quella luce
commossa e vittoriosa
di chi ha sentito il fuoco della Storia
bruciargli addosso,
strappargli un tributo
immenso di dolore nella lotta
per la liberazione.

Ti ero seduto accanto
e la tua voce mi riempiva il petto
di un orgoglio invincibile,
un distillato denso
d'amore e forza, una fede preziosa,
umana che da allora
m'è compagna.

Davide Zoccolan - Torino