Agenda dei poeti 2004

20 marzo 2004

PRIMAVERA

L'inverno sta per finire
e la primavera è alle porte,
e già assaporo
le visioni, i suoni, le fragranze,
le delizie della natura.
La città pullula di vita:
è uno spettacolo meraviglioso,
ma oggi voglio starmene da solo
come un derviscio del deserto.
Dolce primavera,
mi rendi prigioniero
delle tue meraviglie
e fai palpitare il mio cuore
con i mille colori
della tua bellezza,
con la luce che diffondi
in un velo silente
su ogni cosa!
La natura invoca la tua venuta
e gli alberi attendono
corone di gemme profumate.
Nell'azzurro velo di Dio
volteggiano in volo le rondini.
Ovunque spargi linfa vitale
e vita a profusione.
Gocce di rugiada occhieggiano
sull'esile erba rorida di luce
ed i primi fiori
schiudono i loro petali al sole,
mentre una dolce brezza
li carezza dolcemente.
Sulle acque morbide e nitide
si posano mille fiammelle
creando magiche trasparenze
e luminosità diffusa.
La luce ovunque si fa colore
ed il colore per incanto
si trasforma in luce.
Da una lontananza imprecisata
arrivano con ali stanche
i versi di un tordo eremita
quali segnali ammonitori
della caducità della vita.
Avanza veloce e inesorabile il tempo!
I giorni, come spuma che freme sul mare,
si susseguono e passano
dileguandosi nell'oceano dell'eternità.
Nell'infinito, quali stelle tra le stelle,
rifulgono i sogni,
e nel corpo, dimora dell'anima mia,
arde con sussultante tripudio,
una fiamma mai doma,
mentre i rigidi confini temporali
alimentano la sete di vita.
Tu, albero maestoso e fiero,
mi sopravviverai!
Tu, esile fiore,
rinnoverai i tuoi petali,
quando il mio respiro
si unirà al respiro dell'universo!
Tu, luce silente
brillerai ancora
quando il mio lume si sarà spento!
Ma tu, dolce primavera,
tornerai ancora a rinnovare la mia gioia,
ed io aspetterò la tua venuta,
la tua pallida luce,
i tuoi mille colori,
e in silenzio ammirerò
la tua bellezza!

Mario Verrina - Milano