Agenda dei poeti 2004

23 gennaio 2004

UNO SCORCIO DELLO STAFFORA

L'acqua scorre su un letto di sassi
e saltellando si increspa e ondeggia.
le spighe fiorite, viola,
si muovono al vento tenue
di un'estate collinare.
Altre spighe, gialle,
troneggiano ai bordi
di un fiumiciattolo
di cui non so il nome,
e saprò il nome.
E saprò che dove lo sguardo si alza,
e va lontano, le case lontane
sono a Nazzano.
So, ora, che la vita scorre
con gli alti e bassi
di un sassoso percorso.
So, ora, che i macigni
insormontabili,
rimangono
come quel mucchio di rottami
buttati nell'acqua
da chi non ha un rispetto ambientale.
So, ora, e vorrei non saperlo,
che a volte l'interesse
pospone l'amicizia che,
a volte, soccombe e scompare.
So, ora, e vorrei non saperlo,
che l'immoralità ferisce l'etica
e la vorrebbe annientare.
Ma è dolce il caldo tiepido
dell'inizio di sera,
alle ore diciannove e trenta.
Dolce, come una coscienza serena,
nella quale all'inizio
all'inizio della sera,
non trovi falli
per cui ti debba vergognare.
Non hai buttato tu quei rottami,
non hai sozzato ambienti,
non hai carpito niente a nessuno.

E quando hai potuto dare,
è per il gusto di dare.
Ed è dolce la sera di ogni estate.
Ed è civiltà.
Ed è rispetto verso te stesso e il prossimo.
Ed è amore verso la gente tutta,
tuoi simili, ai quali,
quando li incontri,
potrai guardarli con dignità in viso:
porgendo la mano.

Angela Battaglia - Pavia