Agenda dei poeti 2004

4 giugno 2004

IL SILENZIO DOPO LA TEMPESTA

Essa era là;
eretta sul busto stava seduta.
Fissava il cielo,
dopo la tempesta tornato sereno.
Lo sguardo vacuo
era fisso nel vuoto.
Sembrava scrutar l'infinito.
Qualcosa cercava di vedere;
o forse era intenta a pensare
che cosa volesse cercare.
Non dormiva ad occhi aperti
eppure non era desta.
Non batteva ciglio
ne muoveva la testa.
Il volto pallido
sembrava scolpito;
forse sul marmo,
oppure granito.
Solo la chioma dorata,
come da mano invisibile accarezzata,
era mossa con dolcezza
sfiorata dalla leggera brezza.
Come statua immobile e muta
indolente restava seduta.
Maledetta folgore! L'aveva colpita!
Intatto era il corpo ben modellato.
Immobile e rigido
era lì abbandonato.
Maledetto fulmine!
Rapidamente l'aveva ghermita,
senza farle alcun male
le aveva solo rubato
il soffio della vita!

Beppe Bettoni - Milano