Agenda dei poeti 2004

14 novembre 2004

ABISSI

Sconfinato il mare mi attraversa
da parte a parte, onde immense
dilavano i pensieri di un amore creduto
ma lasciato alla forza del vento.
Si stacca il mio cuore dall'ultimo orizzonte,
evanescenza aranciata in un sublime
cerchio di luce: sofferto approdo
dove rimbalza il vuoto
su realtà di contrasto,
vissuto nell'immutabilità eterna
di un segnale che manca.
Vorrei lasciare per sempre
ciò che il cuore non scrive
fra i silenzi delle mie notti
ed i bagliori di un uragano d'estate:
riversa sorrisi ai miei giorni
che sembrano scolorire.
Sono giunto ad interpretare me stesso,
percezione di quell'attimo in sintonia
con l'universo fonte dell'inesorabile
assenza di una vita volta a beatificare
l'altrui esistenza.
Sono voci che mi percuotono l'anima
e tu non ci sei più,
ed affido il mio cuore alla bugia
verità che nessuno ama veramente l'altro.
Solo in un bosco vedo volare le foglie
ingiallite dal tempo trascorso.
Valicherò l'aria, questa mia prigione
folla remota di pensieri che gridano:
ti verrò a trovare oltre il silenzio
che ha interrotto l'unione delle nostre vite.
Rimarrò se vivrà lo sguardo
nel sentirti così lontana,
ombra sull'acqua.

Giuseppe Simone - Milano