Agenda dei poeti 2009

21 luglio 2009

LEI

D'una punta di cielo,
stemperata nel luccichio
di verdi praterie,
e di farfalle trafitte
da frecce di sole,
su campi traboccanti di fiori,
son densi...
Là, nelle loro profondità,
nasce il respiro della terra,
nel silenzio ancestrale del
suo risveglio...

D'una punta d'Africa,
han in seno,
terra bellissima e scura,
selvaggia e accattivante,
con la sua tundra color
paglia e nocciola.
Ecco, di questo son fatti.
E non solo.

Di rami di pesco in fiore,
e di aghi di pino,
di sabbia di stelle, la notte,
di piogge scroscianti,
e di lacrime che scivolano
nel vuoto della tristezza,
frantumandosi nell'aria...
Ecco, loro son così...

Di bianchi panni stesi al sole,
e di luce di neve riflettono...
Nei pensieri che li attraversano,
si possono leggere storie di fate,
e di segreti intrappolati
in umidi muri di vecchi castelli,
prigionieri di un'era antica,
dentro frasi latine,
scritte da mani tremanti
e menti eccelse...

A volte afflitti,
sconvolti, spaventati...
Insidiati dalla cattiveria
del mondo,
e rincorsi da malvagi artigli
di vento,
che cercano di ucciderli,
rubando lo scintillio che
li tiene in vita...
Irradiati da un bagliore
accecante,
se assuefatti di gioia...

E di primavera,
e di cocciuti petali di rosa,
di margherite
e bocche di leone,
più che mai aggrappati
all'albero della vita!
Hanno la stessa forma
degli occhi del cielo,
quando ci osserva dall'alto,
mutando d'espressione,
di sfumatura in sfumatura,
in base a ciò che sente e vede...
Loro son tutto questo.

Dunque,
come faccio a risponderti,
quando tu mi chiedi
di che colore sono
i tuoi occhi?


Cristina Airoldi - Milano