Agenda dei poeti 2009

10 giugno 2009

CANTARE

Ero bambina e amavo cantare
ma non volevo che si sapesse.
Pensai d’avere un’idea geniale
e fu così che, per qualche mese,
in una soffitta m’andai ad esibire.
La raggiungevo salendo una scala,
di quelle a pioli,
per niente sicura
e se qualcuno l’avesse saputo,
qualche rimbrotto avrei rimediato.
Lassù mi sentivo padrona
del mondo,
la verde collina che stava davanti,
mi dava l’idea di un grande teatro
e la soffitta il mio palcoscenico.
Cantavo felice a squarciagola
le belle canzoni in voga
a quel tempo
e se non sapevo qualche parola,
di mio la mettevo,
purché avesse un senso.
La gente sentiva ma non mi vedeva,
qualcuno chiedeva in giro chi fosse
e dopo non molto si venne a sapere.
Un ragazzino un giorno mi disse:
“Sei tu”.
Come un cristallo sbattuto
dal vento
s’infranse il mio mondo
in quel momento.
Amavo cantare ma lo feci più piano,
la verde collina si tinse di giallo
e nella soffitta non tornai più.


Silvana Mantegazza - Milano