Agenda dei poeti 2009

5 giugno 2009

IL MENDICANTE

Com’era partito così è diventato,
una luce pulita,
non chiara abbastanza,
i ricordi confusi dei soliti sogni,
il freddo di un’alba gelata,
il solito bagno di vita.
La panchina è la stessa del giorno prima,
ti metti seduto e ti guardi le mani,
tremano poco e non è solo il freddo,
butti via la coperta vicino ai bidoni,
non c’è differenza con gli altri cartoni,
ti avvicini con calma al solito posto,
tendi la mano chiedendo monete,
intanto la mente vola lontano
ai posti dove sei nato e cresciuto,
la questua è automatica ma,
senza presenza
hai gli occhi aperti ma,
lo sguardo è lontano,
aumenta il tremore insieme al rumore,
ti tornano in mente le cose peggiori
forse le bombe di una guerra balorda
forse la miseria di una vita assurda,
forse la favola della libertà.
Si allarga la luce ed è giorno chiaro,
hai fatto abbastanza per far colazione
e ne sono rimasti nei pantaloni,
ti sono caduti questa mattina
quando ti han tolto da sotto i cartoni.
C’è un altro al tuo posto
a chiedere i soldi
è come te,
con la stessa espressione.


Ottorino Pittelli - Lainate (MI)