Agenda dei poeti 2005

7 agosto 2005

VERSO CALDE'

La città tetra, grigia, fredda,
solitaria,
intristita nelle minute gocce
che tutto rivestono;
trasudano gli sparuti alberi,
i fili tesi fra le case,
le macchie umide lungo i muri;
annoiato il tergicristallo
ripete il monotono percorso...
E' tepore, all'interno,
quieto il ronfare del motore,
la ferita d'asfalto inferta ai boschi
infonde sicurezza;
Enia suadente e nostalgica
riempie il silenzio dei pensieri
liberi di vagare fra sospese foschie,
intorno.
E primo appare Comabbio,
timida la cuspide del camino
in parte celato da gibbosità e siepi;
e secondo Monate,
col suo piccolo pudico lago,
e terzo Gemonio,
l'antica chiesa a rendere omaggio;
e alfine, in concerto di violini,
il lago, Laveno, il Presepe sommerso,
e là, in fondo, la Rocca,
ascosa la cima da nubi baldanzose,
rinnovato Olimpo...
E una felicità inenarrabile
e una serenità completa
penetra e intride,
e fuori ancora piove,
è grigio, triste, freddo,
non vedi l'altra riva,
e ti sembra senza fine
la distesa d'acqua fusa nel basso cielo,
e ti vien voglia di piangere...
per troppa gioia.

Roberto Bramani Araldi - Milano