Agenda dei poeti 2005

26 luglio 2005

L'AMANTE DI CARTA

Volevo ali bianche
veli di cori
per cantare sulle città sepolte
per lasciare l'alito del vento
come spettacolo speso nella festa.
Il mio nome era sulla pietra
quando il cristallo del pensiero
possedeva il figlio del mare.
Ero l'eroe di una lunga corsa
ed ero libera
nella crudeltà della libertà.
Ero l'ultimo verbo dell'urlo
per la terra della rosa
senza nome sulla bandiera
per il maestro degli amanti.
Ero la colpa che irritava gli occhi
per consumare la trama nella cenere
perché lui era il figlio del mare
ed aveva i capelli al vento
ed aveva nelle mani il cielo
e viveva nella notte all'ultimo tocco.
Lo lasciavo sulla riva
senza mai dirgli addio
cercando di dimenticarlo
e poi ricordarlo
perché era l'amante di carta
e perché fin da prima del giorno
io già lo amavo.

Principia Bruna Rosco - Cesano Boscone (MI)