Agenda dei poeti 2018

23 luglio 2018

I MIEI RICORDI LI AFFIDO ALLA PAGINA

Ecco, io ero piccolissima,
vivevo in una vecchia casa con il pozzo.

C’era la nonna
che per me è stata una figura da fiaba,
una donna diversa da me,
grande, risoluta e forte.

Lei non aveva le chiavi della dispensa
ma teneva il pane nella sua stanza:
una camera fatata
con due finestrine
da cui s’immaginava il bosco
e solo lei poteva aprirla.

C’erano quattro sorelle e tre cuginetti
ed io, ero la più piccola.
Quando la nonna vedeva uno di noi
più pallido degli altri
lo chiamava in disparte,
sottovoce,
in segreto,
lo faceva entrare
in quella stanza profumata,
gli dava un “tocchetto” di pane
e due noci,
da mangiare di nascosto
dietro uno di quei letti giganti
con la testata di legno intagliato.

Io me ne stavo rannicchiata
in quella stanza
a rosicchiare la vita.


Faustina Pavan - Codigoro (FE)