Agenda dei poeti 2011

31 luglio 2011

CANTICO MALINCONICO

Tra il cinguettar d’uccelli,
tra i prati tutti in fiore
penso al mio primo amore,
penso ai miei giorni belli!
Essi furono pieni di gioia
e d’allegria, tutto passò
senza un briciolo di tristezza;
m’era costante compagna l’euforia
e mai conobbi affanni e cupa asprezza.
Ma un bel dì, che tanto bello, sereno
era già sorto, m’accorsi d’aver perso
il mio fardello che mi teneva in vita:
era già morto il mio gran seme, proprio
sul più bello.
E mutò, in un baleno il viver mio da
giovin lieto, calmo e spensierato, mi
venne meno l’asse di mia vita che tanti
germi in me aveva creato.
Come continua il viver suo un undicenne,
privo del proprio padre e senza
forza alcuna e costretto a volare nel cielo
senza penne e darsi intorno in cerca
di fortuna?
In modo disperato e senza meta,
con l’animo ricolmo di dolore, in cerca
dell’umana nobil pietà che gli lenisca
almeno il vuoto cuore. Com’è possibile
pensare più all’amore, fare castelli in aria
senza fine se non hai almeno calmo il cuore
che tentavi curarlo, senza spine?
Ti rendi conto che la vita scorre in un modo
diverso a quel che brami, e s’allargano
nell’agire in vaste forre
sempre diverse e contrarie
ai tuoi proclami.


Vittorio Calvari – Campo Calabro (RC)