Agenda dei poeti 2008

23 agosto 2008

IL MIRACOLO PIU' GRANDE

Penso a tutto quello che ci circonda,
a tutto ciò di cui la terra abbonda.
Guardo al firmamento, al sole splendente,
a tutto l'insieme del trascendente.

Fu grande miracolo la creazione,
colossali doni a disposizione,
ove l'uomo attingendo a piene mani,
provvede all'oggi, sì pure al domani.

La nascita d'un bimbo ci stupisce,
un amabil sorriso ci rapisce.
Il gusto dei cibi, i vari sapori
s'aggiungono ai mille capolavori.

E' miracolo la mente creativa,
l'abilità innata, ma soggettiva;
l'amore trascinante, la volontà
che c'inducono alla solidarietà.

Miracolo il corpo d'ognuno di noi
ove gli occhi miei si specchiano nei tuoi;
ove l'udito afferra il suon del verbo
ed il cuore tiene l'anima in serbo.

Miracolo un bianco manto di neve
e della pioggia lo scrosciare lieve;
un orchestrar di note, di melodie,
pari al refolar del vento per le vie.

Il fuoco, le fiamme di legni ardenti,
lo sfrigolio dei tizzoni roventi;
tutt'opera di DIO, alle Sue creature,
i vasti mari, l'estese pianure.

La soavità dei fiori profumati,
il germinare dei semi interrati;
dalle piante un frutto che si scioglie,
il verdeggiare e lo sfrusciar di foglie.

Il volo degli uccelli, il loro canto,
l'arco dell'iride ch'appar ogni tanto,
ed ancor più in alto, nell'infinito,
il luccicare di stelle è l'inaudito.

Grandi miracoli, opre prodigiose,
lascian alle genti le menti pensose.
Dubbio non v'è, non sorge l'ostacolo,
asserir ch'è DIO il grande miracolo.


Carlo Bramante - Fara Novarese (NO)