Agenda dei poeti 2008

21 giugno 2008

MARE VERDE

Al mio arrivo,
subito esco dalla magione avita,
ove son stato accolto dai nonni festosi,
per raggiungere la collina sul retro.
Mentre percorro il sentiero tra i noccioli
mi avvolgono, benefici, gli effluvi aulenti
della paterna terra toscana,
unica, misteriosa, selvaggia e bellissima.

Assordante è poi
il suo palpitante naturale silenzio.
Le mie radici son anche in questi luoghi,
oltre che tra i popoli materni del nord,
ed i profumi che respiro
sono per me linfa vitale,
sino all inebriante.
Mi fermo,
quando raggiungo
il poggio che si affaccia,
ergendosi altero come un altare,
sulla sottostante vallata,
e poi sul bosco limitrofo,
e poi sui monti dell Appennino,
e poi su altre vallate,
boschi e monti
che sfumano in lontananza
ripetendosi a perdita d occhio,
spettacolarmente.
Un& Mare Verde,
di vegetazione, di emozione&
mozzafiato.
Miriadi le sfumature
della tavolozza cromatica del Creatore,
dal brillante,
allo smeraldo,
al cupo del sottobosco&
& e poi l aria fine di quel mondo verde,
che ti fa sentir vivo.

Meraviglioso incanto,
tempio della natura, opera divina,
che contemplo, assorto,
da quel mio specialissimo podio,
unico allievo
di quell estasiante istante& solo mio,
& solo io.
Sopra di me il Cielo, azzurro,
con i suoi astri infinitamente
grandi e piccoli,
luminoso come gli occhi di un bimbo immortale
che scorge l Eternità.
Per sempre,
questo sarà il luogo del mio animo,
per sempre.
Parola di bimbo.


Antonio Maurizio Pellegri - Caravaggio (BG)