Agenda dei poeti 2016

22 marzo 2016

PRIGIONIERO

In questa stanza buia
di remoti ricordi
rari spiragli di luce, vedo
vedo me, incatenato
nella mia gabbia fredda,
piena di tormento.
Ogni giorno che passa
sembra una gloria.
La notte,
sembra una conquista.
Quando finirà
questo tormento, questa passione
di dolore.
So anche essere libero
incatenato, col viso rivolto al muro
ed alzare gli occhi al cielo;
La mia anima si traslerà
con gli uccelli
e arriverà a toccare le stelle.
Mentre il mio desiderio
Farà cadere la corona di spine;
Così un vero Genio
sarà alleviato dalle piaghe,
della gente.
Anch’io sono
chiuso in questo
e sommerso dai pensieri
e dall’angoscia,
ma la mia anima è degna?
Di tornare a te, oh Dio?
Il mio corpo
potrà rimanere
in questa cella desolata,
per liberare l’io
del mio io eterno.


Giovanni V. Massara – Milano