Agenda dei poeti 2016

9 febbraio 2016

CON MIA MADRE

La lunga sera d’inverno
Al chiuso della casa di pietra
Ardito, il cane pastore,
Cercava il fioco calore
Del camino che si spegneva.
La luce appesa al filo nero
E le ombre deformi
Disegnate sul muro sbiadito
Che spandeva odore di miseria.
L’inverno si posava silente
Sulla collina di neve candida
Aperta al mugugno dei venti
E stendeva il velo bianco
Coprendo il tortuoso sentiero
Del mio ignoto domani.
Erano però attese trepide
A consumare i giorni incantati
Cosparsi dei tuoi profumi;
Sembrava non dovessero finire,
Nella morsa del gelo
Che attanagliava la sera.
Stagliata di luna piena.
Ma poi arrivò la tua chioma bianca
A dire che il tempo c’ingannava
E mentre godevo di gloria effimera
Si spense il lume tremulo
Che mandava una luce di petrolio.
Andasti via di schianto
E il pianto della sera
T’accompagnò al buio senza voce
Lacerando il mio cuore
Come lama affilata d’angoscia.
Il freddo di neve non ha più anima
Serpeggia sinistro sulla carne lacera,
Mi riconduce solitario e curvo
Alla tua storia sepolta
Ove affiora muscoso e struggente
Il rudere della casa abbandonata.


Donato Danza – Foggia