Agenda dei poeti 2016

26 novembre 2016

VECCHIO MARINAIO

Ora che il vino non ha più sapore
per la mia bocca
e i sensi non reagiscono più alla bellezza,
voglio essere lasciato in riva al mare.

Poserò lo sguardo
nell’infinità degli azzurri
e tornerò nel tempo
per ricordare il bello dimenticato.

L’urlo del gabbiano
mi porterà una realtà
cruda di morte,
ma il mare,
come una buona madre,
con i suoi canti,
terrà il mio cuore lontano dalla paura.

Sarò pronto,
m’apparirà dal mar come sirena
e le andrò tra le braccia
sorridendo.


Mario Serafini – Milano