Agenda dei poeti 2010

5 ottobre 2010

A MIO PADRE

Ho ancora nelle narici
il colore rosso delle ciliegie
che luccicavano al sole,
coralli proibiti
in un mare pescoso,
ricco di promesse,
nel tempo in cui
le speranze di un bambino
superavano le fantasie
più sfrenate,
cadendo nell’incertezza,
dolce smarrimento
di chi non sa
e vive in un futuro
senza limiti,
nel quale i pirati andavano
a braccetto con pompieri,
con le loro rosse tute infuocate,
e gli ingegneri volavano
nelle nuvole del rispetto
che vedevo negli occhi
della gente quando ammirati
guardavano mio padre.

Vedo una tomba,
non con l'orrore dei vivi
che temono
la casa dei morti,
ma con l’affetto
della scatola
messa nella soffitta,
che contiene
le foto smunte
di una gita antica,
ricca di sorrisi,
ed il cuore palpitante
di emozioni.

E poi un pullover che lui amava,
ormai bucato dalle tarme
impietose nemiche
dei suoi caldi abbracci,
e senza colore
ma suo,
come il suo odore
che ora non c’è più.
Voglio costruire una scatola nuova
E togliere la polvere
da quella vecchia,
per dare colore
a quei ricordi
e farli rivivere
in una cornice,
più adatta all’amore
che racchiudono,
voglio costruire
una nuova casa,
che contenga i miei sogni,
e sia degna cornice dei ricordi,
che mi scaldano il cuore
ed accompagnano
nella vita.
Mi hai abbandonato
senza farmi dire
tutto l’amore
che provavo per te.


Ovidio Giorgi – Pozzuoli (NA)