Agenda dei poeti 2007

22 settembre 2007

LA NONNA

Io la casa della nonna
la ricordo molto bene,
lei con l'ampia e scura gonna
e alle mani grosse vene.
Lei parlava; io ascoltavo
la sua voce dolce e strana
e vicino a lei sognavo
una vita tutta arcana.
C'era il dolce fatto in casa,
la tovaglia ricamata,
e la sala tutta invasa
d'una luce soleggiata.
C'era ovunque un buon profumo
di campagna rifiorente
e il camino con il fumo
e la legna consistente.
Quando è morta sono stata
attaccata alla sua gonna
lei già vaga e trasformata
più sembrava la mia nonna.
Solo allora son cresciuta
e la vita si è cambiata,
sono stata a lungo muta
e la morte l'ho imparata.
Sono grande e sono mamma
ma la nonna ancor ricordo,
essa è stata la mia fiamma
d'una infanzia che non scordo.
Non c'è nulla nella vita,
che trascorre per dispetto
d'una nonna che infinita
ci ha donato quell'affetto.
Nei ricordi dolci e puri
d'una infanzia, che si è amata
sta la forza ai colpi duri
d'una vita sempre ingrata.
Sia di sano insegnamento
a coloro che impuniti
senza amore e sentimento
questi nonni hanno smarriti.


Bruna Varini - Milano