Agenda dei poeti 2007

30 marzo 2007

LA DIMORA DI CAMPAGNA

Il mogano con parvenza di specchio
nell'apoteosi dei cristalli,
fra irreprensibili poltrone,
festeggia il mezzo secolo.
Nel salone la pendola,
immune dal biancore
e dalla febbre rossa del mogano,
s'accampa sopra il marmo
freddo e cupo.
L'oblio annichila le ferite
sigillate dal mastice.
Tutto è disfacimento,
tutto è dissoluzione.
I passi calcano sovrapposti
riquadri di pavimento ove vane pietre,
esenti da futuro,
se non da morte, defraudano il colore
notte e giorno.
Canaloni e dune a spirale in miniatura,
foglie, ombre, soffusi verdori,
accordi di luce a ogni svolta,
ove torbida l'alba incombe,
rivelano irrequietezza.
L'orizzonte in abbandono
sbianca e sfilaccia come filo spinato.
Un canto richiama agli oggetti,
scalfisce il pensiero.
Le pareti rifulgono
tramutandosi in fumo, luci e suoni.


Giovanni Scribano - Padova