Agenda dei poeti 2007

21 agosto 2007

IL LAVORO

M'è porto, il lavoro, e rifugio
cui sempre lieto io ritorno,
se mai per un'ora o un giorno
o altro tempo, ad altro fo indugio;

mi sta per qualche dolcezza
che gli anni o il destino m'han tolto,
per esser lontano o sepolto
chi amai nella mia giovinezza;

balsamo per nuove pene
di traditi affetti od infranti,
pietoso rasciuga i pianti,
sennato l'ire contiene;

e poi che mi cresce con gli anni
il gusto pel sapore amaro,
e l'aloe del vero m'è caro
più che i giulebbosi inganni,

tien luogo di quei che, disperso
tra innumeri qual è,
non occhi nè amore ha per me,
non padre lui ma universo;

tal chè, quando, giunta la sera,
ripenso alla mia giornata,
l'opra che vi ho faticata,
questa è la mia preghiera.


Rinaldo De Benedetti - Milano