Agenda dei poeti 2007

4 luglio 2007

LA BAMBINA E IL TEMPORALE

Una sera d'estate come tante
Si sentiva molto l'afa... e la calura
Me ne stavo seduto su una panca
In cerca di un po' d'aria o di frescura
Davanti a me, tanti alberi nel prato
Sembravano sentinelle, alla cascina.
In alto c'era un bel cielo stellato
Accanto a me seduta... una bambina
In lontananza una nube molto scura
Parava il rossor dell'orizzonte
Si avvicinava a noi da far paura
Varcando in fretta fiume, valle e monte
Una furia di vento all'improvviso
Una lampo illuminò il cascinale
Nel volto della bimba un bel sorriso
Gioiva nel vedere il temporale
Sembravano mille fuochi artificiali
In occasione di una grande festa
L'acqua scendeva a scrosci dai canali
Furiosa si abbatteva la tempesta
Un albero gigante multisecolare
Chinò verso terra la sua cima
Lottava col violento temporale
Senza impressionare la bambina
Il lampo illuminò tutto a giorno
Il tuono lo seguì ad un secondo
Il vento che spazzò quanto intorno
Sembrava fosse fine... di un bel mondo
La bimba era entusiasta per quell'evento
Che aveva spazzato l'afa e la calura
Avevo io il cuore che batteva a cento
Lei mi guardò e disse:... hai paura?
Poi d'improvviso tutto si calmò
Si allontanò già la nube scura
L'acqua coprì ancora quel bel prato
La notte ritornò ad esser scura
anche l'albero ricompose la sua cima
Il tuono si sentì ormai lontano
Tutto stava tornando come prima
Con la bimba che stringeva la mia mano
Non dimentico l'estate... con l'afa e la calura
Ricordo quella bimba... che non avea paura.


Bruno Ferragina - Marano Ticino (NO)