Agenda dei poeti 2007

28 dicembre 2007

LA COPIA DEL CONTRATTO

Tanto tempo fa
ho fatto un contratto,
lungo ed elaborato,
in duplice copia redatto:
una per me,
l'altra per il Padrone.
Era un contratto di fitto,
di molti articoli costituito
e con una scadenza ben precisa
dall'Altro Contraente
tassativamente imposta.
Gravosi impegni assunti e sottoscritti
da me fittavolo, ignaro e sprovveduto,
da Mente accorta e sapiente imposti.
Per caso m'ero trovato in quel posto,
dall'Altro, invece, per me predisposto,
che seco portò all'appuntamento,
bello e fatto, il famoso contratto
che ciecamente firmai al momento.
Però, a ben pensarci,
ebbi l'impressione
ch'Egli mi manovrasse
come il puparo i pupi sulla scena
che, poveretti, sol le mosse
posson fare da lui dall'alto imposte.
Il clima del primo fatale incontro,
in cui la mia vita Gli detti in pegno,
fu movimentato e simile a scontro
di trambusti e colpi di scena pregno.
Sembrai la foglia sbattuta dal vento,
dall'albero staccata in quel momento
senza saperlo e là caduta alfine,
come nella rete del cacciatore
ancora insonnolito ignaro uccellin.
Così avvenne che in quel trambusto
del definitivo fatal contratto
non posso aver, ora, nemmeno il gusto
di rilegger la copia: tutti e due
in mano rimaste di Chi l'ha fatto.


Espedito Miano - Acerra (NA)