Agenda dei poeti 2015

8 maggio 2015

PER ASPERA AD ASTRA!

Paura avevo di volare
nel cielo infinito
verso albe ancora accecanti
ma suadenti verso il Proibito
per cogliere della vita
i fiori dirompenti vaganti,
turbinosamente belli,
sublimi, roventi
ma … avevo paura, tanta paura,
di aquile e falchi, spavento addirittura!

Ma il timore l’attimo fuggente di non
poter più acchiappare,
fu di per certo
più grande del mio inesperto volare
e gridando: “Voglio la speranza che
a vent’anni riluce.

Voglio d’amor la trepida esultanza.

Voglio il bacio del genio e della luce”,
cadere lasciai in mare i tabù
del tempo lontano e nel cielo proibito
mi liberai piano, piano
assaporando le gioie,
della vita, l’ebbrezza
dell’adolescenza in fiore la dolce carezza.

Volavo, volavo sempre più veloce
ascoltando solo una voce
quella suadente di nonna Lia
che mi diceva:
“Vola vola, bambina mia!”
quando con le braccia lanciandomi in alto
mi diceva:
“Ti getto, ti getto, fai un salto!”
e volavo, volavo sempre più in su,
mentre falchi, aquile,
volevan gettarmi giù!

Ma la forza era tanta di volare,
volare,
che mai mi riuscirò
ad acchiappare!

Volai con Icaro
verso il sole come il vento,
ma non mi bruciai sterzando
al giusto momento.

Volai con gli astronauti verso la luna
e con essi mi fermai a cenare sulla duna.

Sempre con loro
volai verso le stelle
giocando con le piccole,
mettendo in tasca le più belle

che mi servirono
nella buia notte
contro aquile e falchi
sempre sulle mie rotte!


Clara Giandolfo - Campo Calabro (RC)