Agenda dei poeti 2015

27 febbraio 2015

IL DUOMO DI MILANO

Tu che nell’ombra della notte
nascondi la tua superba bellezza
sottraendoti ad ogni sguardo,
alle prime luci dell’alba,
quando il cielo si apre al nuovo giorno,
ti svegli raggiante e maestoso più che mai.
Illustre signore silenzioso,
con grande dolcezza mi parli senza parole.
Nel contemplarti mi riempi il cuore di gioia;
avverto la mano capace dell’uomo:
pittori, scultori, architetti, musicisti, letterati
sono stati tanti e poi tanti,
impegnati nella tua elevazione,
ineguagliabile meraviglia della nostra bella Italia.
Se varco la tua soglia mi sembra
che tu mi prenda per mano
e mi conduca al Signore.
Mi fai gustare le gioie dell’Eterno convito,
dolce anticamera d’attesa dei beati.
Quanta fatica costò?
Ai nostri antenati quattrocento anni
di faticoso lavoro per donarci
questo capolavoro di bellezza e splendore.
Nel passare dei secoli,
quanti occhi sono stati puntati su di te?
Ogni straniero col cuore di ha rubato,
e nella sua mente al sua paese ti ha portato.
Ah! Se tu potessi parlare!
Quante cose avresti da raccontare!
Ne hai viste passare di generazioni:
di tutti i colori, belli, brutti, ricche signore,
poveri, ammalati, straccioni, barboni, drogati.
Ma davanti al tuo sublime cospetto,
ogni cuore si è fermato.
In cima al tuo capo
con gli occhi puntati al cielo
c’è la Vergine, la bella Madonnina tutta d’oro,
davanti al cui splendore,
si perde la bellezza d’ogni fiore,
che prega il Signore per l’uomo peccatore.


Maria Scarantino - Pozzuolo Martesana (MI)