Agenda dei poeti 2006

7 settembre 2006

L AMICO FEDELE

Smettila di scodinzolare,
non sei stanco di rosicchiare?
Smettila di saltarmi addosso,
t ho, prendilo, azzanna quest osso.
Si sente spesso il tuo ululato
mesto, cupo, assai prolungato.
Forse è un lamento di nostalgia
o il tormento della prigionia?
Ti frulla in capo, in quella testa
il richiamo della foresta?
D ogni cura sei prodigato
non lagnarti di questo stato.
Quante carezze quante moine
spesso ti ornano con belle trine
e alla gara del can più bello
ti dan la targa ed il gioiello.
Svago di bimbi sei in famiglia,
salti e corri niuno ti piglia.
Nei circhi esegui con maestria
scroscia il plauso a tanta valentia.
La casa sorvegli abbaiando
la fila di denti mostrando.
Pel cacciator fiuti le prede
che lui abbatte sol che le vede.
Assalti e rapine tentate
con grande coraggio sventate,
sono dai cronisti narrate,
impresse nei films, celebrate.
Sui monti di neve ammantati
porgi aiuto ai malcapitati;
dalle valanghe tra i sepolti
quando da esse sono travolti.
Dai lupi proteggi le greggi,
i ciechi per strada fiancheggi.
Dall acque ripeschi i bagnanti
maldestri ed in esse affoganti.
Talvolta vai via a testa china
sol la speranza ti trascina,
senza una meta vai randagio,
scacciato da un cuore malvagio.
Un altra dimora troverai
e la fine avrai di tanti guai;
sarai gradito e ben trattato,
assai nutrito e coccolato.
Smettila di scodinzolare,
non ti stanchi di rosicchiare?
Smettila di saltarmi addosso,
t ho, prendilo, azzanna quest osso.

Carlo Bramante - Fara Novarese (NO)