Agenda dei poeti 2007

8 agosto 2007

VECCHIO MOTIVETTO

Scende come a valle
sferzata di chitarre
mi viene a distrarre
un suono familiare.
Vorrei ricordare per guidare
tutto il senso, tutto il testo,
tornare a riscoprire
quel passato, quelle frasi
che m'han fatto e fanno amare,
lasciar fluire e vibrare
quelle note affascinate
e farle a lungo transitare,
catturarle col mio cuore
per tenerle a dimorare.
E m'accorgo
quanto flebile era l'anima,
riemergo
quel nutrirmi d'emozioni,
ero solo avida...
Riavvolgo i flash di mille canzoni,
e copertine beige
valgon più di nuovi colori...
Apro scatoloni per sentire tanti amori,
quanti fortunati, superati,
per lo più curati, e comunque vissuti.
Incide l'aria con un circolo copioso
la forza mimica di un'armonica,
un piano ha una eleganza ritmica
perfin quando suona a ritroso
in tutta la sua musica.
Effetti molto semplici,
per affetti molto identici,
a volte son derisi,
ma dietro a quei sorrisi
c'è un dolore da placare;
dover continuare
a seguire nuovi schemi,
filoni più sereni,
come se, poter guarire
faccia stare più leggeri.
I toni alternanti
ci vengono a bussare,
quando poi alternati
divampano nel cuore,
pochi istanti di ore
che vorremmo perpetuare.
Occasione è riascoltare
da radiodiffusione,
scorrere in sequenza rapida,
ma come rinunciare
a un esteso finale
quando sgorga già una lacrima?


Stefania Grieco - Cologno Monzese (MI)