Agenda dei poeti 2017

4 gennaio 2017

RIFLESSIONI SU NAZIM HIKMET

In questi tempi
in cui la tenerezza
più non nasce spontanea
nel cuore dell’uomo,
annegato nel frastuono
orrendo e tracotante,
mi hai commosso, Nazim Hikmet!
"Nasceranno da noi uomini migliori..."
"Le stelle diranno come è bella la vita..."
Nell’orgia coraggiosa
del vivere e del morire,
la tua parola si apre speranzosa
come la porta della tua cella
in faccia al Mar di Marmara.
Ma il mondo d’oggi
ha giorni privi di sole
e notti di pallore.
Il vento dell’angoscia sibila
tra grida e scoppiettii di morte,
il dolore va allungando il passo
e pugnala dentro il cuore
le ultime illusioni.
L’odio mastica invettive
come un mendicante in pena
e infanga la terra
con ipocriti comandamenti.
Ma il tuo canto pieno di speranza
accende palpiti di vita
e regala trasparenze d’infinito.


Fernanda Calderini - Segrate (MI)