Luce negli occhi
Romanzi / 246 pagine / € 20,00
OTMA Ed. 2016 - ISBN - 978-88-6663-104-0
Ho immaginato di essere seduta sulla riva di un fiume ed
osservare l’acqua scorrere; fluire, defluire. Presente, passato.
Mai ti renderai conto di quanto quel nascere e morire sia voluttuosamente un esalare tra terra e cielo di sostanze carbonfossili. Un composto della natura umana.
Un miscelarsi di energie che impetuosamente come fosse il fragore di un’onda che sulla battigia s’infrange irrompono alla vita.
Soffermati e pensa anche per un solo istante la grandezza del generarsi della vita.
Non riesci a trattenere quell’istante; “quanto avviene in te a livello emozionale” quel suo sgusciare come fosse una carezza sulle pupille, lasciare scivolare quel velo che confondeva i nuovi colori del nascere.
Una nuova aurora.
Ma tutto è già avvenuto… Non ti sei reso conto; non ti sei reso partecipe appieno alla mutazione… delle fasi.
Quanto è grande il mistero della vita.
Se tutto diviene inesorabilmente già ieri, perché non riscoprire alla fonte le piccole cose; poi, camminando sul sentiero della
vita, troverai impresse orme di un passato; un vissuto. Lì, potrai assorbire il sapere dei nostri padri.
La scienza è grande, la scienza è...
Ma, la saggezza del trascorso sono le fondamenta del nostro vivere.
Solide basi portano ogni peso e volume.
Quando il ciclo vitale si accorcia, ognuno di noi quasi sicuramente vorrebbe poter rivivere il suo passato in modo diverso.
Sì, perché il susseguirsi dei cicli della vita ti hanno fortifcato di esperienze, di saperi e quel bagaglio che ti porti appresso diviene più leggero.
Leggero?!
Libera il pensiero e lascialo vagare, troverai risposte ad ogni perplessità remota; quel non voler credere, quel forse. Quanti ma, se, però; oggi ti rendi conto che gli insegnamenti dei nostri genitori non erano proverbi…
Il loro vissuto è stato uno scrivere assiduamente nella memoria. La loro memoria.
Capacità di saper custodire e farne tesoro.
“Quei giorni: ove l’essere umano si trovava a brancolare nel buio, nel grigiore della quotidianità”, resi tali dalle guerre, dalla
miseria, da quel mondo del niente, ha donato loro saggezza. La saggezza della mirabile umiltà, dell’assodato lavoro contadino, della persona comune. Saggezza che oggi non alimenta dubbi…
Giorno dopo giorno andiamo riscoprendo le verità del loro vis- suto; e, oggi, non ne sorridiamo più con fare ambiguo.
La tecnologia, la scienza, ha saziato tutti noi: “nuovi saperi”; ci
ha fatti crescere a dismisura. Anzitempo! Ci hanno veramente reso felici?
Tu sei felice?
Ora: osserva, rifletti; ricorda gli anni lontani, ripensa ai giorni passati.
Guarda dentro te stesso, in profondità di cuore, e lascia risalire l’espressione sul volto.
Cosa leggi sul tuo volto!?
Questo ti chiedo; sai perché?
Perché i nostri genitori, i nostri nonni, sapevano leggere sui nostri volti!
“La mamma legge
e traspare sempre il tuo voler celare la verità”.
Manteniamo saldi i valori di crescita che faticosamente i genitori ci hanno dato come fosse “dote”.
La dote sponsale. Facciamo di questa dote un anello intrinseco, e durante il nostro cammino osserviamo sempre i loro volti
segnati dalla fatica e dalle rughe del tempo. Le rughe, storia e bellezza di vita…
Vivi ogni giorno la tua felicità. Non ricercarla, non serve; non la sapresti riconoscere perché è nel tuo quotidiano. Alza, leva, tramonta.
Un raggio di sole è luce, è vita, è felicità.
Sveglia ogni dì l’aurora.
Piccolo Fiore
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