Tinchini Alex
Alex Tinchini in qualche modo è nato. Dopo anni di reiterata incoscienza, il suo risveglio all’arte fu dovuto alla divina Tersicore, la quale attende ancora il suo completo ritorno dopo un periodo di distrazioni. I trascorsi statali dell’autore sono trascurabili; una sorta di medioevo che sia l’artista che l’uomo ricordano con poco piacere.
Dopo la militanza all’insegna della poliedricità teatrale con ‘La febbre del sabato sera’ (Planet Musical, 2002/2007) e ‘Annie’ (Live On Stage, 2005/06), di recente si è dedicato alla performance grazie all’incontro panico con Lorenz De Bor, col quale ha messo in scena diversi atti deliranti quali ‘Faust Fud’ (Tinchini/De Bor, 2005), ‘L’usignolo acefalo’ (De Bor, 2006) e affronti troppo espliciti da poter essere rappresentati come ‘La fabbrica è un indumento flessibile’ (De Bor, 2008). Attualmente sta entrando nelle grazie eterne di Afrodite.