DANNASAMA - Onorevole signore padrone

Romanzi / 1012 pagine / € 15,00
Edizione curata da OTMA2.

PREFAZIONE a cura di Naomi Hasuike

È indiscutibile, la cultura giapponese è sempre stata

fonte di curiosità da parte dell’occidente. Nel corso della

storia lo è stata per artisti, architetti, letterati e studiosi

di varie discipline diventando fonte di ispirazione. Oggi

la cultura giapponese è diffusa, permea la nostra società

attraverso varie forme, dal cibo ai manga, dal cinema e

letteratura fino agli oggetti domestici. Eppure,

nonostante ciò, gli occidentali esperti e studiosi della

cultura giapponese, così come chi ha vissuto in

Giappone o ha con esso scambi costanti, non riescono a

colmare l’incomprensione per alcuni aspetti che

caratterizzano il Giappone e i giapponesi. Una sottile

linea di distacco permane e stimola dubbi e fascino.

Questa raccolta di memorie di mia madre mi tocca

intimamente perché nella sua immediatezza e semplicità

narrativa riesce a provocare gli stessi dubbi e fascino per

una cultura di cui forse mai riusciremo a entrare in

profondo contatto. La raccolta di memorie si snoda

come una sequenza di episodi intrecciati tra loro

attraverso momenti di vita in tempi e condizioni molto

differenti. Tra Italia e Giappone, una giovane donna

rifiutando i condizionamenti sociali dell’epoca, sceglie

l’avventura per l’ignoto, desidera immergersi in un

“mondo esotico” per l’affermazione di se stessa attraverso

le nuove esperienze e immaginando la conquista di una

vita diversa da quella di sua madre. Così nasce l’idea di

un uomo giapponese quale marito. L’idea prevarica su

tutto e diventa per la protagonista persino più

affascinante della realtà. L’idea di un compagno di vita

diverso, intriso del fascino giapponese, è il puntello che

sostiene scelte e azioni, nonostante tutto. Tra sentimenti

di stupore, passione e delusione la protagonista ci

trascina dentro alle sue esperienze che dall’inizio degli

anni ’60, in un Giappone molto distante dall’Italia,

arrivano ad oggi, mostrando le debolezze e incertezze

che tutti noi proviamo per scelta o per destino. Ma

questa raccolta di memorie non è solo una sorta di

resoconto di un percorso di vita, raggiunta una

veneranda età, è una finestra verso il Giappone e la sua

unicità. Per chi ha voglia di cogliere spunti e aneddoti,

questo libro spinge ad indagare di più sulla cultura

giapponese e, come la protagonista, a permanere

bambino curioso assetato di emozioni appaganti più o

meno accettandone i rischi e le conseguenze.

“Dannasama” (“onorevole signore padrone”):

questa parola arcaica risale al periodo Heian (794-1185)

con cui, in un ambito formale ed aristocratico, le donne

sposate si riferivano ai loro mariti come forma di

rispetto. Il titolo incarna il messaggio sotteso a questa

raccolta di memorie dove la potenza delle parole, non

solo delle azioni, cela la stratificazione e complessità di

un’intera cultura. Le parole, dette e non dette, così come

il significato che gli si può attribuire possono tracciare

un percorso e condizionare un’intera vita. La

protagonista lo sa perché è interprete e traduttrice e

perché ha “vissuto” con e attraverso le parole.

Info e ordini telefonici Tel. 3518443882

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