Agenda dei poeti 2012

22 aprile 2012

MAMMA

Mamma, parola dolce alle mie labbra,
sublime nome che appaghi il mio spirito,
Amore di una bontà infinita,
dolce nome che parli al mio cuore
e risvegli alla mente e al mio cuore
i dolci e tristi ricordi d’allora,
di te mamma mia cara.
Ma un giorno un triste destino
ti portò via troppo presto dal mio affetto
e d’allora non ho udito più la tua dolce voce,
né ricevuto una tua carezza;
in me sono rimasti
solo i tuoi dolori e i tuoi lamenti.
Ricordo quando dicevi,
devo stare bene,
devo rivedere quel figlio mio!
Quel tuo primo figlio
che amavi immensamente
e che la guerra crudele
t’aveva portato via lontano
dalla tua casa e dal tuo affetto.
Invano ti ho invocato tutti questi anni
con nel cuore la speranza
di rivederti almeno in sogno,
ma una realtà crudele
mi rispondeva sempre
lasciando in me tanta amarezza.
dopo oltre sessant’anni ti ho sognato,
mi donasti la sorpresa di vederti camminare
e fu la gioia che provai
che caddi piangendo in ginocchio
baciando il pavimento,
lodando e ringraziando iddio per tutto ciò,
ma tutto durò così poco tempo,
svegliandomi notai che era solo un sogno,
ma piangevo veramente.


Clementina Maddalena Pilla – Melbourne (Australia)