Agenda dei poeti 2011

2 gennaio 2011

ODE ALLA MIA TERRA

Terra dei miei natali,
offri anche a me un intaglio
nella tua roccia travagliata e salsa,
un riparo modesto, una fessura
discreta nel tuo seno e una manciata
di terriccio sabbioso.
Altro non chiedo,
Liguria aspra e severa, di fatica
sorgente e testimone,
di partenze e di approdi spettatrice,
che abbraccia la sua gente
e sussurra un saluto delicato.
Sarò così un tuo figlio benamato,
sarò il gioiello prezioso e raro,
l’elicriso dorato,
e sorbirò perpetuamente il succo
della mia vita dal tuo grembo, madre
severa ed accogliente, mia nutrice.
E a te mi affiderò quando le nubi
s’aduneranno minacciose e l’onda
vorrà strapparmi da questa matrice
e trascinarmi a fondo.
Sarò, forse, per te la cineraria
d’argento rivestita a decorare
il cielo terso e l’aria di corimbi
gialli e vivi, che i bimbi avidamente
strappano a farne giochi di un momento.
O sarò il timo di grigia livrea,
abbarbicato alla falesia, donde
l’aroma suo diffonde, richiamando
ronzio d’api e insieme la memoria
di cibi assaporati
in giorni antichi,
in anni ormai passati.
O, ancora, se vorrai, sarò il vilucchio
che espande un’intricata ragnatela
e sulle rocce dalla pelle scabra
apre agli spruzzi e al vento
azzurre campanelle a primavera
e non teme il salino o la bufera.
Terra del mio respiro,
fa ch’io possa assorbire il tuo profumo
non importa in quale veste, purché sappia
di brezza lieve sopra i limoneti,
di ricordi dei padri e delle madri
che ci hanno accompagnato a questo porto,
di sole appena sorto, di tramonti
muti e pensosi all’ombra della sera.


Pietro Baccino – Savona