Agenda dei poeti 2010

12 agosto 2010

IL VOLO DEL FALCO

L’unghia del rapace
sfregia l’iride del curioso
protesa al furto dell’esistenza altrui.

L’uncino in volo
inciderebbe così il bulbo
e i filamenti tutti strapperebbe
se solo avesse un cuore
se solo avesse mira

Vorticherebbe in cerchio prima
ore
ed ore ed ore ancora
e giorni forse
e forse lustri
e traccerebbe ellissi in plano
e a terra (interponendosi col sole)
incisioni di ombra grigie
sugli asfalti (grigi anch’essi)
e sui prati verdi
e sui deserti

Sfamerebbe così il nido
di abbondanti lingue calde
e gelatinose sfere colorate
se solo avesse fame
se solo avesse figli

Saccheggerebbe
il bosco dell’umana vita
di languidolenti occhi inumiditi
e lingue nauseabonde
e ornate di arcaici riti in prosa:

nonsapevomidispiaceeadessotuttobene?

Restituirebbe fiero agli innocenti nudi
le immagini sottratte
al più celato buio del dolore loro
e dignità
alla dignità oltraggiata.

Sazierebbe di sangue impuro
il proprio istinto predatore
e il falconiere
infine
di giustizia e di riposo

se solo avesse avuto ali
se solo avesse avuto un cielo
se solo avesse affinato un tempo l’arte
di cacciare in volo.


Elio Delmonaco – Arizzano (VB)