Agenda dei poeti 2009

2 giugno 2009

AMORE PERSO

Consumato tra le pareti
di un vecchio hotel,
rubato fra le sterpaglie di periferia
macchiato di vergogna,
ora cresci tu
in grembo senza amore.
Ti porto come se fossi un peso,
un attimo di disperazione
bloccano le mani intente ad una
debole carezza,
non vogliono legarsi a te.
La paura di raccontare,
mi porta in un viaggio
solitario, tra le strade piene di rifiuti
di cassonetti aperti, m’avvio verso
la stazione in cerca
di una speranza che
mi dia la forza di parlare,
tra le righe di un manifesto,
accartocciato leggo
“abbandonato in un cassonetto”,
vorrei parlarti
di come è strana la vita,
gente che è pronta a tutto per averti,
ed io combatto l’idea di abbandonarti.
Le mani tremano dal freddo,
torno a casa,
aspetto il momento
opportuno di liberarmi di te.
La quiete della notte viene spaccata
da lamenti di dolore e di vergogna,
viene alla luce senza una carezza,
solo la certezza di liberarmi
naviga nella mente.
Si ora avvolto nella solitudine ti
porto via, cammino nella nebbia,
cerco un posto che sia di speranza,
e di liberazione, mi ritorna in mente
la frase della stazione, il cassonetto.
Un luogo adatto ti ripara dal freddo
e forse una mano amica ti porta via.
Tra cartoni t’adagio piano piano,
non ci saranno ricami e
peluche a farti compagnia,
forse il miagolio di un gatto,
il respiro affannato di un cane
nel rovistare tra rifiuti,
qualcosa da mangiare.
La mattina si sveglia
tra trambusti e clacson
il solito camion passa
per svuotare
il cassonetto,
un lamento strano attira
la curiosità dello spazzino,
tende la mano per vedere,
scorge un visino tinto di viola,
ti prende ti porta via.
Ora crescerai
nel silenzio dell’innocenza
forse riuscirai a perdonare,
ma non a capire lo sfogo
di un momento.


Michele Abatino - Stuttgart (Germania)