Agenda dei poeti 2008

4 settembre 2008

NEBBIA D'APRILE A CALDE'

Refoli pavidi scivolano,
senza increspare
il lago attento e immoto,
spostano veli diafani
di nebbia incerta
se posarsi
or su natanti
or su darsene appena così intuite.
Santa Veronica si cela putibonda
con manto vergineo
non pensando che la rocca ascosa
ancor più concentra
sguardi famelici di bellezza.
E il giocoso celiare
di elementi disposti
a mutar aspetti noti
offre scorci increduli
a colui che immortalar vorrebbe
attimi fugaci
in quadri mai dipinti.
E il pensier molesto
volge al caduco esistere,
nebbie come fantasmi
di ricordi perduti,
polvere a ricoprire chi,
solcate le acque,
consumate le pietre,
altra traccia non lasciò
che sbiadite immagini;
e i vegliardi, ormai senza speme,
contemplano,
gli occhi di lampi privi,
quel mondo che sarà
per sempre disposto
a seppellir aneliti e vite
perennemente simili.


Roberto Bramani Araldi - Milano