Agenda dei poeti 2006

23 agosto 2006

ZAHARA

Zahara, in arabo, vuol dir lo splendore
di cose limpide come un cristallo
di rocca. Vuol dire vita raccolta
nell arco tra un alba e un tramonto
di bianco vestita, da sposa o da suora,
da vergine consacrata all amore.

Zahara vuol dire purezza
di un fiore d arancio
di un giglio di maggio
della pupilla di un bimbo
che porta riflessi di cielo.

Zahara è ciò che hai donato
senza ricevere nulla,
è la speranza in un bacio negato,
è un raggio di sole
che illumina vele lontane
in cerca di nuovi orizzonti
per nostalgia d infinito.

Zahara è uno specchio d immagini chiare,
di lampade accese sul rettifilo di strade
che portano al paradiso.

Mario de Bitonto - Bergamo