Agenda dei poeti 2006

23 giugno 2006

PRIMAVERA INOLTRATA

Amore mio ancor ti dico,
che non è luce, se non in te,
se non nel tuo sorriso amico.
Non c è calore fuori dal tuo abbraccio
che a te mi riconduce.
Io sono come un albero fiorito a maggio,
in questa primavera che ritarda,
ed ogni ramoscello rabbrividisce
della tua linfa più maliarda,
ed ogni bruna foglia in me gioisce,
col tuo languido profumo giovane,
ancora nel mio cuore ormai vissuto rifiorisce.
Nuova stagione accesa ed improvvisa,
come la rifioritura della voglia
di quando trascini me verso la soglia
con quel piacere del tuo strido riso.
Sono così come quel fiume esangue,
laddove non si ha più età,& e grido,
allorquando mi trascini lentamente,
in quell immane voluttà che ci conforta,
e che languidamente sfocia dentro te.
E non sussulta, e non ha onde,
nel lago del tuo più sublime ardore:
là dove il nostro cuore langue,
e attende estenuante di dissolversi,
nel più atroce affanno che ci fonde,
nell estasi del più truce amplesso,
di questo amore cupido,
che ancora ci confonde.

Dante Bambozzi - Pioltello (MI)