Agenda dei poeti 2006

25 gennaio 2006

L'INFINITO

L'ombra silente della sera
lungo la scia del giorno
rifugia in un manto pietoso
pensieri vaganti di libellule danzanti
che or sfiorano l'acqua per
posarsi sul fiore.
Anche tu danzavi leggiadra
e t'innalzavi nell'aria
come petalo a primavera.
Successione di istanti, la vita
che fluisce rapidamente dov'è finita?
In un'estensione illimitata
ai confini del mondo il vento l'ha sorbita
o forse spazia libera nel vuoto infinito.
Proiezione e dimensione di un tempo
inesorabile che scorre veloce,
morde, infierisce sulle lacere ferite
mentre tu, inerte, attonita
resti a guardare,
spargi brandelli di un amore
mai affievolito.
Domani, tuo figlio capirà
Solo lui, capirà, quando
fiore reciso languirai
nel greto senza l'acqua del fiume.
Ricomporrai l'argilla per risalire
le sponde che ti separano da lui,
graffierai la terra tra scarafaggi e serpi
con artigli pesanti,
varcherai la soglia dei regni,
ti nutrirai d'erba e di rugiada
e delle briciole d'amore che vorrai serbarti.
Ma che brutti pensieri - Via!
Il tuo cuore geme impaurito.
Io so che solo tu, figliolo
potrai ascoltare ed ella, ancora
una volta ti accarezzerà il capo dicendo:
"Tesoro, resta ancora un poco
insieme a me - se ti va."

Nicòle Aldegheri - Palazzolo Milanese (MI)