Agenda dei poeti 2005

12 agosto 2005

A MIO PADRE

Padre, aurata piuma,
hai sì bianche ambe le tempie
sul viso che conta l'ore
del viver poco che t'avanza.

Quant'io vorrei
lanciar la corsa alle tue braccia
e trovar quel varco di secura parte
ove la luce ancor in me s'arrosa.

Stringo ognor le tue radici,
nel futuro che apre la mattina,
quando il vento tace
e tu spieghi di luce le mie vele.

Tendo esitante la mia vita, padre,
fra scaglie di mare che compare,
nell'ombra di corrente che discende,
là dove il solco del fiore non vermiglia.

Ma il sole già declina e,
mentre tu raddoppi gli orizzonti,
io mi lascio straripare in te, padre,
fino all'albeggiare di ogni tuo sorriso.

Antonietta Carrabs - Muggiò (MI)