Agenda dei poeti 2005

21 luglio 2005

ANGELA MARIA

Beata te, Angela Maria
che a settant'otto anni
siedi ancora a capotavola
del tuo desco familiare,
circondata dai tuoi nipoti,
perno della tua famiglia,
memoria storica per i tuoi discendenti
certezza ed amore
per coloro che da te sono usciti.
Povero te, Simon Levi, scampato
unico della tua famiglia ad Auschitz
ferito tanto profondamente
nel tuo cuore e nella tua anima
da non poter più pensare
ad una nuova famiglia.
Oggi, ad ottant'anni,
solo e senza parenti,
sei stato sfrattato
e cacciato in mezzo alla strada,
e ti domandi perché
essere scampati ai nazisti
per poi morire di solitudine.
Beato te, nonno Pietro,
che corri felice a fare il vigile
davanti alla scuola
dove tu hai imparato l'alfabeto
e dopo di te i tuoi figli
ed oggi i figli dei tuoi figli,
come in una grande
sequenza biblica di benedizione.
Povere voi, suor Maria,
Carmela e Benedetta,
rimaste sole, vecchie,
praticamente alla fame,
nel vostro grande convento medioevale,
che rischia di crollarvi in testa
dopo aver allevato da sempre
i figli degli altri.
Beati voi,
Clotilde e Giovanni,
che,
avendo amato per tutta la vita
i ragazzi sbandati
ed abbandonati negli orfanotrofi
oggi amate i figli di quelli
che avete fatto uscire
dalla disperazione
e dall'abbandono.
Figlio,
rispetta tuo padre e tua madre
nella loro vecchiaia
perché anche tu possa
trovare consolazione
nei figli dei tuoi figli.

Leo Rota - Torino