Agenda dei poeti 2005

6 dicembre 2005

UN CANTO RIFUGIATO NELLA MENTE

Le strade, ormai vuote da passanti,
e l'ora quasi tarda della notte,
senza più voci o passi di presenze
nell'aria che sotterra la mia attesa,
affrettano i miei sensi a rilassarsi.

Guardo nell'angolo più chiuso della mente
scorrendo, come volo di presenza,
su madri senza fiato, in sofferenza,
quasi a risvegliare in quel momento,
strappato nel silenzio di un passare,
l'ombra di un pensiero ammutolito.

Urlo, con urla strette alla memoria,
sapendo che nell'ombra del pensiero
si muove la paura della gente;
gente che nulla accumula nel tempo
se non sudore e piaghe nelle carni
o notti senza sonno ad invecchiare,
e mi sveglia, agonico nel gelo,
un canto rifugiato nella mente.

Rivesto l'aria d'ali di speranza,
tra solitudine racchiusa tra le membra,
e frugo in sottofondo l'orizzonte
tra le fessure aperte a genti ostili,
che rubano sospiri al mio pensare.

Francesco La Commare - Como