Agenda dei poeti 2005

28 ottobre 2005

RICORDI D'ESTATI LONTANE

Ero, a quei tempi, ancora una mocciosa
che aveva per il nonno un grande affetto
frammisto a soggezione e gran rispetto,
ed aspettavo sempre,
di trascorrer con lui tutta l'estate
e parte dell'autunno. E amavo tanto
accoccolarmi a sera a lui d'accanto
per ascoltare storie inusitate.
Nella cucina vasta, un po' fumosa,
danzavano ombre strane alle pareti,
cui due lumi a petrolio, allor consueti
conferivano un'aria misteriosa.
E scoppiettava il fuoco nel camino
con fiamme giallo-rosse fumiganti
e le scintille brevi, vagolanti,
sfioravano del nonno il capo chino.
Egli narrava...Ed io prestavo ascolto
sempre estasiata, attonita, stupita
-talvolta anche un pochino intimorita...-
Guardavo quel rugoso, caro volto
e non sapevo o immaginavo certo
che il tempo scorre ahimè con tanta fretta
e sogni e sentimenti non rispetta...
E non sapevo quanto avrei sofferto
-in un futuro ch'è ormai presente-
di un tale scempio fatto del passato,
ma che intanto nel cuor sempre ho serbato
e custodito poi gelosamente!
Più non danzano adesso - ingigantite -
dai suoni ingenui - l'ombre delle pareti...
La vecchia casa è vuota. E i tempi lieti
sono dissolti ormai...Sono finite
le tanto attese e tanto brevi estati
colme di giochi e lunghe fiabe note...
Restano gli echi nelle stanze vuote
e i ricordi lontani, più accorati.

Maria Dho Bono - San Remo (IM)