Agenda dei poeti 2005

17 ottobre 2005

CASTELLI

Non darti pensiero, per quei raggi di sole,
obliqui sui castelli di sabbia
della tua infanzia,
poiché essi sono ancora lì,
dove li hai lasciati.
Non darti pensiero,
per quel sogno scordato
come corda di chitarra,
che hai fatto all'imbrunire,
in un autunno dolce
da volerci morire,
poiché esso è ancora lì,
dove umido di pioggia,
lo hai lasciato.
Non darti pensiero,
per quel sorriso solo accennato,
rivolto in un giorno caldo e quieto
a due occhi color di violino,
poiché esso è ancora lì,
fisso in due pupille languide d'amore,
dove l'hai lasciato.
Non darti pensiero,
per quell'onda smeraldina,
dove volevi annegare di gioia,
in un'estate sfavillante d'adolescente,
poiché essa è ancora lì,
dove l'hai lasciata,
rossa di sole
come in un dipinto fiammingo.
Non darti pensiero,
per tutti i momenti fuggiti,
le parole non dette
e le canzoni non cantate,
le risate non sgorgate,
gli sguardi rattrappiti dalla tristezza
delle lacrime non piante,
per tutti i sogni persi nel dolore
acuto del fallimento:
non farlo, poiché tutto è ancora lì,
dove l'hai lasciato.
E' ancora lì, sull'acqua leggera
degli incantesimi infranti,
sulle pagine discordanti e sgrammaticate
dei sogni che la vita non ha inghiottito,
sulle ali della brezza celeste
del già-ricordo,
sul velluto del tempo dei tuoi anni
trascorsi a cercare, cercare
ed ancora cercare,
sulle piccole rughe,
che ti fanno bella.
Non darti pensiero,
poiché dalle lunghe,
silenziose ombre notturne,
dai castelli fatati del tuo cuore,
come volo di farfalla oggi all'alba
tu sei rinata.

Enrica Coscia Cavagna - Milano