Agenda dei poeti 2004

8 novembre 2004

E' TARDI

Schiavi ciascuno del proprio senso
dell'io dei facili umori del mondo
sedotti noi siamo.
Della vita la voce ascoltiamo
che senza una attenta analisi, seguiamo,
pensiamo ciascuno a sé stesso.
Di un altro, se torna, il consiglio
ascoltiamo, amicizia.
Con gli occhi bendati giriamo
e tese le mani soltanto
nel gioco d'affari.
I sani motivi del vivere
insieme, scordiamo, come pure
la buona ragione
che uguale parola ci ha dato.
Ma quando poi improvvisa la meta
vicina sentiamo,
il chiaro del giorno lento calare
accusiamo: allora l'appello invochiamo,
chiamarci, sentirci fratelli...
Dubbiosa e profonda la notte
risponde: è tardi abbozzare un sorriso,
il tempo s'è appeso a una piuma...
Di passi lontani un rumore
si sente, confuso a un lieve distinto
lamento, "io ero"!


Giannino Boccuccia - Cave (RM)